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LA FASE DELLA C.D. CONTROVERSIA COSTITUZIONALE, DAVANTI ALLA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA FEDERALE MESSICANA: YULHMA V. BALDERAS ORTIZ.

LA FASE DELLA C.D. CONTROVERSIA COSTITUZIONALE, DAVANTI ALLA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA FEDERALE MESSICANA

di Avv. Yulhma V. Balderas Ortiz
Dottore di ricerca in Diritto pubblico, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

Nel processo costituzionale si osservano la Legge di Esecuzione dei commi I e II dell’articolo 105, della Costituzione Federale e la Legge organica del Potere Giudiziario della Federazione Messicana. Per tutto quanto non sia disciplinato nelle leggi sopra citate, trova applicazione il Codice Federale di Procedura Civile.

Il processo costituzionale inizia con la presentazione dell’istanza davanti alla Corte Suprema. Appena ricevuta la domanda, il Presidente[1] emette un’ordinanza in cui designa il Giudice costituzionale di turno in qualità di Istruttore-Relatore, affinché disponga la trattazione del giudizio. Sarà responsabilità di quest’ultimo accertare se la domanda della c.d. controversia costituzionale è fondata o infondata e, quindi se deve essere accolta o respinta.

Il Giudice Istruttore-Relatore esamina la domanda, e se rileva un motivo manifesto e evidente di improcedibilità, procede al suo rigetto[2]. Se ammette la domanda il Giudice Istruttore-Relatore ordina alla parte convenuta di produrre le sue difese entro il termine di 30 giorni. Nel contempo notifica alle altre parti in causa, affinché entro lo stesso termine propongano le eventuali memorie.

Nel contestare la domanda, la parte convenuta può proporre domanda riconvenzionale. In questo caso si applicano le disposizioni della Legge di Esecuzione dei commi I e II dell’articolo 105, della Costituzione Federale.

L’attore può modificare la domanda entro i 15 giorni successivi alla contestazione, nel caso in cui sopraggiunga un nuovo fatto, o prima della data di chiusura dell’istruzione nel caso in cui si verifichi una sopravvenienza. La modifica della domanda e della sua riconvenzionale devono essere posti conformemente a quanto previsto per la domanda originaria.

Se la domanda, la comparsa di risposta o l’atto difensivo del convenuto sono oscuri o irregolari, il Giudice Istruttore-Relatore ordina alle parti interessate di sanare le irregolarità entro il termine di 5 giorni.

Nel caso in cui non siano state sanate le irregolarità, e se a giudizio del Giudice Istruttore-Relatore ve ne sia la necessità, questi notifica l’atto introduttivo, al Procuratore Generale della Repubblica entro il termine di 5 giorni, e sentito il parere di quest’ultimo, il Giudice Istruttore-Relatore ammette o respinge la domanda entro le 48 ore successive.

Scaduto il termine per la comparsa di risposta ed eventualmente anche quello per la sua modificazione o riconvenzionale, il Giudice Istruttore-Relatore fissa la data di udienza per l’assunzione delle prove, che si deve tenere entro i 30 giorni seguenti. Il Giudice Istruttore-Relatore può ampliare il termine per l’udienza, qualora vi sia una cosa particolarmente importante.

La mancata comparsa di risposta o, nel caso della riconvenzionale entro il termine previsto per la medesima, fa presumere come certi i fatti affermati in esse, salvo prova contraria, sempre che si tratti dei fatti direttamente riconducibili alla parte attrice o convenuta.

Le parti possono produrre ogni tipo di prova, eccetto quella sulle richieste alle Pubbliche autorità[3] e quelle che siano contrarie al diritto. In ogni caso, compete al Giudice Istruttore-Relatore respingere de plano quelle prove che non abbiano relazione con il conflitto di attribuzione, o che non siano rilevanti per la decisione della controversia.

Le prove devono essere prodotte in udienza, eccetto i documenti che possono essere presentati anche prima. Le prove testimoniali, le perizie e le ispezioni, devono essere chieste 10 giorni prima della data dell’udienza. Nel computare il termine non si tiene conto dell’ultimo giorno in cui viene presentata la prova. Si devono esibire copia degli interrogatori dei testimoni e il questionario per i periti, per le richieste in controprova all’udienza. In nessun caso possono essere ammessi più di 3 testimoni per ogni fatto.

Quando viene chiesta una perizia, il Giudice Istruttore-Relatore designa il perito o i periti per la pratica dell’udienza. Ciascuna delle parti può designare un perito di parte, affinché si associ a quello nominato dal Giudice Istruttore-Relatore o renda separatamente la sua perizia. I periti non possono essere ricusati[4], però quello nominato dal Giudice Istruttore-Relatore deve astenersi se esiste alcuno degli impedimenti a cui fa riferimento la Legge Organica del Potere Giudiziario della Federazione.

Affinché le parti possano produrre le loro prove, tutte le autorità hanno l’obbligo di spedire loro le copie o i documenti che queste chiedano. In caso contrario, potranno chiedere al Giudice Istruttore-Relatore l’invio di quelli omessi. Se neanche a seguito di detta richiesta venissero spedite le copie o i documenti, il Istruttore-Relatore, su istanza di parte, fa uso dei mezzi coercitivi e denuncia l’autorità omettente per disobbedienza delle sue richieste.

Le udienze si celebrano con o senza la presenza delle parti o dei loro rappresentanti legali. All’apertura dell’udienza si procede ad elencare le prove e le conclusioni[5] delle parti.

In qualsiasi momento, il Giudice Istruttore-Relatore può disporre di ufficio l’assunzione delle prove[6] al fine di provvedere meglio sulla causa, fissando la data per la loro valutazione. Nello stesso tempo, il Giudice Istruttore-Relatore può richiedere alle parti di fornire le indicazioni e i documenti ritenuti necessari per la migliore risoluzione della causa.

All’udienza il giudice Istruttore-Relatore espone le questioni della causa. Dopo la relazione, gli altri giudici costituzionali della Plenaria, svolgono succintamente i motivi delle loro conclusioni o pareri.

Il Presidente della Corte Suprema, regola la discussione e può fissare i punti più importanti sui quali essa deve svolgersi. È da notare che nell’udienza pubblica, dopo la relazione del Giudice Istruttore-Relatore, non è ammessa la partecipazione dei difensori delle parti. A questi ultimi è precluso infatti, presentare le loro motivazioni in questa fase del processo costituzionale.

Una volta conclusa l’udienza, il Giudice Istruttore-Relatore propone all’Assemblea Plenaria[7] della Corte Suprema, il progetto di sentenza ai sensi della Legge Organica del Potere Giudiziario della Federazione.

La Corte Suprema su richiesta dei suoi componenti può, tramite le ordinanze generali sospendere la risoluzione dei giudizi di amparo radicati in essa, fino al momento in cui non si sia risolto il conflitto di attribuzione, sempre che le norme impugnate in essi e quest’ultimo coincidano. In questo caso, non decorre il termine di scadenza previsto nell’articolo 74, comma V della Legge di Amparo.

Non si può dar luogo a riunione[8] dei conflitti di attribuzioni. Tuttavia quando esista connessione tra due o più domande ed il loro stato processuale lo permetta, potranno essere risolte nella stessa udienza.

NOTE: 

[1]Al riguardo, v. il sito www.scjn.gob.mx, ricerca per voci dei criteri giurisprudenziali: “Controversias constitucionales. las Salas de la Suprema Corte de Justicia de la Nación tienen competencia para resolverlas aun respecto del fondo, cuando en ellas intervenga un municipio y no subsista problema de constitucionalidad de una norma general (interpretación del acuerdo general plenario 5/2001)”, Registro n. 171815, della Nona Epoca, della 2 Sezione della Corte Suprema, Tomo XXVI, agosto 2007, p. 1125; “Controversias constitucionales y acciones de inconstitucionalidad. la ausencia temporal del presidente de la Suprema Corte de Justicia de la Nación o del Ministro Instructor designado en aquellos procedimientos, no paraliza su sustanciación”, Registro n. 178486, della Nona Epoca, della Plenaria della Corte Suprema, Tomo XXI, maggio 2005, p. 1019; “Controversias constitucionales. los Ministros de la Suprema Corte de Justicia de la Nación están impedidos para conocer de este tipo de asuntos en términos del artículo 146 de la Ley Orgánica del Poder Judicial de la Federación”, Registro n. 187830, della Nona Epoca, della Plenaria della Corte Suprema, Tomo XV, febbraio 2002, p. 618; “Controversias constitucionales entre un estado y uno de sus municipios. a la Suprema Corte sólo compete conocer de las que se planteen con motivo de violaciones a disposiciones constitucionales del orden federal”, Registro n. 192088, della Nona Epoca, della Plenaria della Corte Suprema, Tomo XI, aprile 2000, p. 812.

[2]V. l’articolo 25 della Legge di Esecuzione dei commi I e II dell’articolo 105, della Costituzione Federale.

[3]Cfr. I. BURGOA, El juicio de amparo, 36 Edizione, Messico 1999, p. 68.

[4]Al riguardo, v. il sito www.scjn.gob.mx, ricerca per voce del criterio giurisprudenziale: “Impedimentos, recusaciones o excusas. son improcedentes cuando se plantean en controversias constitucionales”, Registro n. 173922, della Nona Epoca, della Plenaria della Corte Suprema, Tomo XXIV, novembre 2006, p. 881.

[5]Cfr. A. SAÍD, Los alegatos, Oxford University Press, Messico 2004, pp. 87 ss.

[6]Al riguardo, v. il sito www.scjn.gob.mx, ricerca per voci dei criteri giurisprudenziali: “Pruebas para mejor proveer en controversias constitucionales. el Tribunal Pleno de la Suprema Corte de Justicia de la Nación, si lo considera necesario, podrá ordenar, de oficio, que se recaben y desahoguen aunque ya le haya sido presentado el proyecto para su resolución (interpretación del artículo 35 de la Ley Reglamentaria de las fracciones I y II del artículo 105 de la Constitución Política de los Estados Unidos Mexicanos)”, Registro n. 186170, della Nona Epoca, della Plenaria della Corte Suprema, Tomo XVI, agosto 2002, p. 906; “Pruebas. no deben admitirse si no guardan relación con la litis de las controversias constitucionales o si se trata de una cuestión de derecho”, Registro n. 187717, della Nona Epoca, della 2 Sezione della Corte Suprema, Tomo XV, febbraio 2002, p. 637; “Controversias constitucionales. Facultad del municipio para prestar el servicio de agua potable y alcantarillado con el concurso del estado, en términos del artículo 115, fracción III, constitucional. Deben recabarse pruebas que demuestren la capacidad de los diferentes niveles de gobierno para su prestación”, Registro n. 196887, della Nona Epoca, della 2 Sezione della Corte Suprema, Tomo VII, febbraio 1998, p. 383; “Controversias constitucionales. El diferimiento de la audiencia de ofrecimiento y desahogo de pruebas no conlleva el que se amplíe el término para que se ofrezcan nuevas pruebas”, Registro n. 193003, della Nona Epoca, della 1 Sezione della Corte Suprema, Tomo X, novembre 1999, p. 877. Inoltre, v. L. PONCE DE LEÓN ARMENTA, Compendio de legislación comentada del Poder Judicial, Porrúa, Messico 1998, p. 191.

[7]Cfr. PODER JUDICIAL DE LA FEDERACIÓN, SUPREMA CORTE DE JUSTICIA DE LA NACIÓN, ¿Qué son las controversias constitucionales?, 2 edizione, SCJN, Messico 2004, p. 60.

[8]Al riguardo, v. il sito www.scjn.gob.mx, ricerca per voce del criterio giurisprudenziale: “Controversias constitucionales. al acordarse de conformidad la solicitud de fusión de dos o más y ordenarse que formen una sola, propiamente se está llevando a cabo una acumulación, la cual está prohibida en esa clase de procesos”, Registro n. 182685, della Nona Epoca, della Plenaria della Corte Suprema, Tomo XVIII, dicembre 2003, p. 755.

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