NATURA E PRESENTAZIONE DEL C.D. RAPPORTO INFORMATIVO PRELIMINARE NEL POTERE DI INCHIESTA, DAVANTI ALLA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA FEDERALE MESSICANA: YULHMA V. BALDERAS ORTIZ.
NATURA E PRESENTAZIONE DEL C.D. RAPPORTO INFORMATIVO PRELIMINARE NEL POTERE DI INCHIESTA, DAVANTI ALLA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA FEDERALE MESSICANA
di Avv. Yulhma V. Balderas Ortiz
Dottore di ricerca in Diritto pubblico, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Il c.d rapporto informativo preliminare è di natura amministrativa, esso cioè rappresenta un “parere autorizzato” che emettono i Commissari nominati dalla Corte Suprema. Tale rapporto è anche di natura pubblica, infatti una volta che questo sia stato inviato al richiedente, è possibile portarlo a conoscenza della pubblica opinione, al fine di rendere evidente la “gravità” della violazione, coadiuvare con le autorità competenti per la punizione delle autorità responsabili, e infine fare vigente il diritto internazionale in tema di diritti umani[1].
La Corte Suprema non ha attribuzioni sull’adempimento che sia dato al c.d. rapporto informativo preliminare, e nemmeno sulle future azioni del richiedente.
Il c.d. rapporto informativo preliminare dovrà essere sottoscritto da tutti i Commissari. Nell’ipotesi in cui il Commissario dissenta dalla maggioranza dei componenti della Commissione, questi ha facoltà di formulare opinione dissenziente che poi verrà allegata a questo.
Inoltre, tale rapporto si deve presentare davanti il Presidente della Corte Suprema, in modo che l’Assemblea Plenaria stabilisca se i “fatti” indagati, costituiscono o no violazioni gravi delle garanzie individuali. Il Presidente appena ricevuto il rapporto, dovrà spedire alla Commissione la rispettiva ricevuta e procederà alla nomina del Giudice costituzionale, al fine di formulare il c.d. dictamen (parere), in base alle attuazioni e al rapporto informativo.
A tale proposito, è da ricordare che qualora nella Commissione abbiano partecipato uno o più giudici costituzionali, non sarà necessario tale nomina, infatti la formulazione del parere sarà di loro competenza.
NOTA:
[1]Su questo aspetto è importante ricordare che il Messico ha sottoscritto una serie di trattati internazionali relativi ai diritti umani, che costiuiscono parte integrante della Costituzione Federale e si collocano gerarchicamente al di sopra della legge, fatta eccezione per il testo della propria Carta Federale (v. il criterio giurisprudenziale LXXVII/99, dell’Assemblea Plenaria della Corte Suprema, la quale ha sancito la posizione gerachica superiore di questi strumenti internazionali rispetto al diritto federale e locale). Fra i trattati internazionali più importanti di America Latina si possono ricordare la Convenzione americana sui diritti dell’uomo, noto come il Patto San José; la Convenzione per la prevenzione, la repressione e l’eliminazione della violenza contro le donne, ovvero la convenzione di Belém do Pará e la Convenzione americana per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le persone con disabilità.