I PROVVEDIMENTI DAVANTI ALLA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA FEDERALE MESSICANA: YULHMA V. BALDERAS ORTIZ.
I PROVVEDIMENTI DAVANTI ALLA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA FEDERALE MESSICANA
di Avv. Yulhma V. Balderas Ortiz
Dottore di ricerca in Diritto pubblico, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Per quanto riguarda i provvedimenti adottabili dalla Corte Suprema, la Costituzione Federale contiene delle esplicite disposizioni riguardo alla sentenza di accoglimento con cui viene dichiarata la illegittimità di una norma, specificamente negli articoli 105 commi I e II, e 107, comma 2. Per il resto rinvia alle successive legislazioni (la Legge di Amparo, la Legge di Esecuzione dei commi I e II della Costituzione Federale e il Codice Federale di Procedura Civile).
In modo simile alla Corte costituzionale italiana, la Corte Suprema messicana adotta sentenze e ordinanze, quest’ultime vengono nominate, i c.d. acuerdos.
Tali provvedimenti contengono i c.d. considerandos, (motivazione), i c.d. puntos resolutivos (il dispositivo), le opinioni dissenzienti (nel caso vi fossero), la data dell’approvazione, le sottoscrizioni dei giudici (Presidente della Corte o della rispettiva Sezione) e del Giudice relatore, nonché per le sentenze di accoglimento le sottoscrizioni dei tutti i componenti della Corte.
I c.d. puntos risolutivos, rappresentano la parte propriamente vincolante della sentenza, mentre i c.d. considerandos sono chiarificatori delle ragioni della decisione, ed hanno valore nell’interpretazione dei c.d. punti risolutivi. In ogni caso, le sentenze devono essere adeguatamente motivate, mentre per le ordinanze è sufficiente una succinta motivazione.
Le ordinanze possono essere adottate in camera di consiglio, quindi senza la presenza delle parti, mentre per le sentenze è richiesta di regola, l’udienza pubblica. Vi è, anche in tal caso, un’eccezione, infatti il Presidente può disporre che le udienze dell’Assemblea Plenaria si svolgano a porte chiuse, quando la pubblicità può nuocere all’ordine pubblico o alla morale, ovvero quando avvengono, da parte del pubblico manifestazioni che possano turbare la serenità.
I poteri istruttori della Corte Suprema sono, peraltro molto estesi, potendo essa procedere all’audizione di testimoni, e all’esibizione di atti e documenti anche in deroga ai divieti stabiliti da altre leggi e, quindi, superando la disciplina dei segreti. Tali poteri aspettano in genere al Presidente della Corte, ed eccezionalmente ai rispettivi Presidenti delle Sezioni e al giudice istruttore-relatore.
Si hanno così ordinanze istruttorie, ovvero i c.d. acuerdos, che dispongono sull’acquisizione di mezzi di prova, sulla restituzione degli atti al giudice a quo, al fine di adempiere le relative sentenze di amparo in revisione o nelle ipotesi di ius superueniens che modifichi i termini delle questioni già sollevate. Inoltre, si devono annoverare le ordinanze relative al rinvio dei ricorsi di amparo, ai Tribunali Federali (Tribunali Collegiali Circoscrizionali), quando esistono puntuali precedenti (giurisprudenza emessa dall’Assemblea Plenaria della Corte) che possono stabilire sia il rigetto che la costituzionalità della norma.
Le ordinanze possono avere anche finalità cautelare e causare la sospensione di un atto. Ciò accade, in particolare, per le c.d. controversie costituzionali (articolo 14 della Legge di Esecuzione dei commi I e II dell’articolo 105 della Costituzione Federale). Al riguardo va evidenziado che il potere della Corte Suprema, non è tale da sospendere con un’ordinanza anche l’efficacia della legge impugnata nelle c.d. controversie costituzionali e, le c.d. azioni di incostituzionalità. Tuttavia in materia di amparo è possibile procedere anche alla sospensione degli effetti della norma o dei trattati internazionali, ma solo nel caso concreto soggetto ad esame. Un’ultima considerazione da aggiungere e che la sospensione non potrà concedersi, nelle ipotesi in cui sussista un rischio di irreparabile pregiudizio della sicurezza o economia nazionale, all’interesse pubblico, all’ordinamento giuridico messicano, ovvero il rischio di un pregiudizio grave ed irreparabile per i diritti dei cittadini (articolo 15 della Legge di Esecuzione dei commi I e II dell’articolo 105 della Costituzione Federale).
Dal punto di vista sostanziale, le decisioni della Corte Suprema possono suddividersi principalmente n due categorie: 1) le c.d. decisioni di “sobreseimiento”, in cui la Corte non arriva a verificare la fondatezza della questione, bensì si limita a constatare l’esistenza di condizione di improcedibilità (articolo 74, della Legge di Amparo e 19 della Legge di Esecuzione dei commi I e II dell’articolo 105 della Costituzione Federale), infatti con esse si rileva un vizio: ad esempio, per rinuncia al ricorso, per la mancanza della materia del contendere, per la carenza dell’interesse del ricorrente, e così via; 2) le decisioni di accoglimento con cui la Corte Suprema dichiara fondata la questione e costituzionalmente illegittima la norma o, il trattato internazionale oggetto del giudizio.